28/12/10

Martedì 11 gennaio 2011

Contravvenendo ad una regola non scritta di far parsimonia di immagine e video mi vedo, mio malgrado costretto a farlo. Dunque ecco il video.

Questo breve filmato è dedicato a tutti coloro che saranno presenti alla prima riunione del prossimo anno.

Piesse: se qualcuno avesse intenzione di indossare lo smoching o una gonna a puà, sia consapevole che l'intriderà di sudore. Avimm' 'a faticà.

15/12/10

martedi 14 - il report

stasera scrivere il report è cosa piuttosto gnocca..che sia per questo che lo sto facendo io?!

procedo con gli onori di casa: BENVENUTO
@Davide...spero che oltre a leggerci, tu ci venga a trovare presto!!
@Alfredo che in via tele_matica_fonica si è iscritto alla Rimessa..martedi prox ti aspettiamo!!

ohi..ci si può iscrivere anche cosi..se dall'altra parte dell'apparecchio avete qualcuno che garantisce e versa la quota per voi ;)

quindi conteggio aggiornato associati: 11..ancora pochini..ma stiamo crescendo...e il tesseramento per l'anno 2011 è ancora aperto.

altra news.. lo sceriffo.. personaggio famoso per i modenesi..sabato libererà definitivamente la sua postazione recuperando i suoi cimeli..spero ci lasci il frigo e la petronilla..
che martedi prox si possa fare inventario e iniziare pulizia???

ci si sarà ..saprà

08/12/10

Da non perdere!

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/07/news/italia_pedala_pericolosamente-9908072/

Probabile che ...

... si apra anche la ciclofficina di Carpi.

Ieri la Presidenta e il suo Vice sembrano aver fatto bingo!

Dir che eravamo in pochi è un eufemismo ma abbiamo lavorato.

Dalla prossima settimana propongo di iniziare la doppia apertura del martedì e del giovedì.

Contrari?

06/12/10

Stragi.

da: Mailing List FIAB Stampa e Media
oggetto: [Fiab Stampa] Ciclisti uccisi. La guerra sulle strade miete altre vittime


Comunicati Stampa FIAB onlus
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COMUNICATO STAMPA

La guerra sulle strade miete altre vittime

Un automobilista, lanciato a tutta velocità durante un sorpasso su una strada statale in Calabria, investe frontalmente un gruppo di persone uscite in bici per una passeggiata. E’ un massacro: sette ciclisti morti sul colpo, altri tre ricoverati in gravi condizioni.

Se, al di là dei risvolti tecnici della definizione, il concetto di “incidente” lascia intendere un certo grado di fatalità e ineluttabilità, occorre ribadire che questo non costituisce una descrizione appropriata di molti degli eventi lesivi che si verificano sulle strade italiane, che sono – giova ricordarlo – fra le meno sicure e le meno controllate d’Europa.

Comportamenti come quelli che hanno dato luogo alla tragedia avvenuta oggi denotano un atteggiamento criminale da parte di chi, armato del veicolo di cui è conducente, si dimostra spregiudicato e indifferente al rispetto di ogni regola sulla strada. A qualsiasi costo. E spesso facendola franca.

Protetti e isolati all'interno degli abitacoli di autoveicoli sempre più sofisticati, subiamo evidentemente una vera trasformazione psichica che spazza via anche il senso e la paura della morte.

L’automobilista responsabile dell’eccidio odierno, stando ai primi accertamenti di cui la stampa ha dato notizia, aveva subìto il ritiro della patente solo pochi mesi fa per un sorpasso azzardato. Incurante di ciò, si è ugualmente messo alla guida dell’auto. Ma non basta: sarebbe risultato positivo al test antidroga. E neppure avrebbe esitato a mettersi in viaggio con una bambina a bordo. 

Se si dice che il veicolo a motore è un'arma e che la patente equivale a un porto d'armi, poi occorre anche essere conseguenti. Altrimenti si parte da premesse corrette per arrivare a conclusioni sbagliate.

La strage di Lamezia Terme configura a nostro parere un omicidio (plurimo) che non può rientrare nella categoria della colpa, cioè nella semplice inosservanza di leggi o regolamenti, bensì in quello del dolo, dunque della volontarietà, anche se solo nella forma del cd. “dolo eventuale”, nota in dottrina e in giurisprudenza.

L’Unione Europea aveva fissato tempo fa un obiettivo molto ambizioso in fatto di sicurezza stradale: ridurre entro il 2010 del 50% il numero delle vittime.
Recentemente sono stati pubblicati i dati ACI-ISTAT 2009. A livello complessivo si osserva una riduzione delle vittime. Se però si analizzano meglio i valori, si nota che la riduzione di mortalità è riferita solo agli automobilisti, in minima parte ai motociclisti, mentre per pedoni e ciclisti il numero di morti è costante.
Se dunque analizziamo questo dato confrontandolo con l’incidentalità in ambito urbano constatiamo che un morto su due in città è un pedone o un ciclista.
Conteggiando anche i motociclisti, risulta che l’83% dei morti in città è da ascrivere all’utenza debole. 
Se ne deduce che senza interventi per tale segmento fondamentale della mobilità non si fa nessuna politica di sicurezza.

Nel partecipare al cordoglio dei familiari delle vittime, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta chiede che la sicurezza stradale entri finalmente tra le priorità dell’agenda politica, sia su scala nazionale che locale.


( Per approfondimenti, con dati e statistiche si rimanda al breve studio di Edoardo Galatola, Responsabile Sicurezza FIAB: http://www.fiab-onlus.it/download/incidente_8morti.pdf )


FIAB onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta



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aderente a ECF - European Cyclists' Federation www.ecf.com , COMODO, Confederazione Mobilità Sostenibile.
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01/12/10

Ediciclo Editore

E poi dicono che siam due gatti.

Per la felicità del ventesimo "lettore fisso", in funzione del fatto che non conto un cazzo e non mi piace far nomi volevo semplicemente comunicare che l'Ediciclo che ci segue è verosimilmente un avatar.

Infatti, quando questo avatar si "agganciò" al blog, telefonai personalmente al sig. Anastasia il quale fu molto gentile e favorevolmente impressionato dalla mia telefonata, ma non sapeva (sino ad allora) chi eravamo.

Questo per ricordare (forse soprattutto a me) che siam due gatti. Dunque: ri-gatti. Qualcuno ha letto qualcosa di quel Rigatti la?

Par che vada col kayak

30/11/10

Tempo da lupi?

Sì, ma per fortuna, non solitari.

Stasera poca gente.

Oltre a me, Marco, Glauco e ...

Niùentri ... Alfredo!

Siamo pronti.

Scalpitiamo sui lucchetti. Speriamo di avere il "nulla osta" dalle autorità competenti nel breve.

25/11/10

Mi è fatto obbligo ...

... di comunicare, in qualità di ex-presidente, il nuovo organico:

Presidente
Alessia Mirandolina Bergamini

Vice
Luigi Parmeggiani

Segretario
Riccardo Bavutti

Consigliere
Glauco Babini

E noi altri a dar loro una mano.

:-)

18/11/10

report mercoledi 17/11 - la svolta c'è stata eccome!!

e poi si dice che il 17 porti sfiga.. stasera si registra seratona al Novisad!!!
tanta gente, tante domande e quindi tanta possibilità di spiegare a tutti il percorso fatto in questi mesi dall'associazione e mettere un po più a fuoco dove si vuole arrivare..

grazie a tutti per essere venuti!!

beh che dire...trovarci li ha sempre il suo fascino e stasera vedere il deposito pieno di gente e di bici ha dato la giusta carica per iniziare come si deve a prendere in mano situazione ed attrezzi.

ufficialmente si sono aperte le iscrizioni e con gioia contiamo da stasera nr.10 iscritti:
Federico
Glauco
Luca
Benjamin
Mattia
Riccardo
Marco

si stanno già muovendo con noi!!

Punto essenziale ora è focalizzare come gestire al meglio lo spazio a disposizione e l'organizzazione.
Mercoledi 24/11 si terrà la prima vera assemblea.
Ora che siamo un numero un po più sostenuto, insieme si prenderanno le prime decisioni e ahimè..eleggeremo il nuovo Presidente dell'associazione visto che Paolo ha scelto di rinunciare a tale carica.(per i ringraziamenti..lui sa già che gli toccherà un post a parte!!!)

P.S.
chi volesse partecipare, associarsi per l'anno 2011 e montare in sella con noi per costruire insieme la prima ciclofficina a Modena non deve fare altro che esserci mercoledi prossimo con 10 eurini in tasca..e un bel pacco di idee da condividere!

12/11/10

Mercoledì 17/11/10 la svolta.

La nostra piccola asscul è nata a febbraio di quest'anno.

Mercoledì ci sarà la prima svolta.

Per ovvi motivi, al nostro interno (siamo solo in tre), abbiam dovuto individuare un responsabile.

Da MERCOLEDI' 17/11/10 apriremo le iscrizioni per iniziare i LAVORI DI PREPARAZIONE per l'attivazione della ciclofficina.

Gli organi pertanto verranno "ricostruiti" in funzione di quanto i presenti decideranno.

In parole povere, mercoledì prossimo iniziamo la progettazione dei lavori per appendere le chiavi, per la gestione dei turni, per la preparazione dei progetti.

Chi vuole, chi è interessato, chi è disposto a mettersi in gioco può farsi avanti,

INIZIAMO LE DANZE

11/11/10

Ieri

Sabrina, Riccardo, Glauco, Fabio, Luca, oltre a noi tre.

Sono le prime battute e stiamo prendendo le prime decisioni collegialmente.

Chi è arrivato non si aspettava di partecipare ad una riunione ne tantomeno di prender decisioni che coinvolgeranno i passi successivi della cicloffa. Ovviamente i presenti sono meglio informati ed on-line non abbiamo, al momento, la possibilità di chiarire meglio.

La nostra regola, in deroga alla massima "chi tace acconsente", è che "chi c'è decide".

Credo che mercoledì prossimo saremo in grado di avere un quadro completo della situazione ed invito CHIUNQUE sia interessato a venire (chi c'é decide).

:-)

09/11/10

Per evitar polemiche ...

.... mi urge spiegare.

Noi ringraziamo gli intervenuti per l'altissimo spessore degli interventi. Ognuno, credo, nel suo ragionamento aveva effettivamente ragione.

L'intervento che più ha acceso gli animi, paradossalmente, è stato quello del signor Ugo Berti.

Io credo che il signor Berti sia persona estremamente intelligente e non credo che la sua opinione sulla bicicletta sia "contro". Le sue, a me son sembrate le provocazioni più utili, quelle da cui dobbiamo stare in guardia. Fatte appunto da un editore intelligente che intelligentemente edita libri sulla bici.

Pur non essendo d'accordo su diversi punti con l'articolo, non li voglio tuttavia evidenziare, tenuto conto che il "senso" generale è:

Perchè lottare e fomentare una discussione tra ciclisti e automobilisti rischiando una lotta intestina?

Visto che la maggior parte di noi va o è andata sia in bici che in auto perchè invece che battibeccare su sofismi non si affrontano i temi di TUTTI?

Mi urge ringraziare gli ospiti che ci hanno dato un panorama dell'esistente:

Camillo Brezzi per la chiarezza e lo spessore con cui ha delineato l'attività dell'ADN e condotto la presentazione;
Ugo Berti per l'intelligenza vispa e nient'affatto prona;
Stefano Pivato per la sagacia ed il concetto di "religione atea" applicato alla bici;
Silvia Montevecchi per i temi resistenti e per l'acuta analisi su: come vedono la bici le culture non occidentali.
Ester Maimeri per la simpatia e l'intelligenza e per il fatto che (ce lo ha confessato a pranzo) ama pedalare sotto la pioggia
Aude Pacchioni per l'onestà con cui candidamente ha ammesso di non aver mai pensato alla relazione tra bici e resistenza ma di aver aperto immediatamente il discorso.

Il senso di Radici era appunto questo, presentare l'esistente attraverso relatori di indubbia, certificata, verificata qualità.

Grazie.

non l'ho ancora letto ma lo copio e l'incollo ...

La bicicletta tra ideologia, pratica quotidiana e geometria urbana.

La bicicletta è un bellissimo oggetto portatore di molteplici significati che oltre a non essere univoci arrivano spesso a confliggere tra loro. E’ quanto è emerso sottotraccia, ma neanche tanto, dall’incontro organizzato dal gruppo modenese “Rimessa in movimento” per la presentazione del libro “La bicicletta” edito dal Mulino e curato dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Il lavoro è una raccolta di testimonianze di persone che descrivono la relazione che hanno con questo mezzo di trasporto.
Tra gli intervenuti Stefano Pivato, curatore dell’opera e magnifico rettore dell’Università di Urbino, Camillo Brezzi in rappresentanza dell’Archivio Diaristico, le diariste Ester Maimeri e Silvia Montevecchi che hanno raccontato delle loro esperienze rispettivamente come staffetta partigiana e come ciclista urbana contemporanea, Ugo Berti della casa editrice il Mulino.
La bici “raccontata” quindi da persone molto differenti per età, condizione sociale e – presumo – abitudini di spostamento. Senza entrare nel merito degli interventi dei singoli mi è parso di cogliere una pesante frattura generazionale nella percezione semantica della bicicletta. Per i più anziani è solo un utile strumento legato a una condizione di privazione e di povertà, al massimo un attrezzo che consente di mettere in mostra le proprie capacità atletiche: in entrambi i casi qualcosa che simboleggia soprattutto fatica, rinuncia, eroismo.
Per le generazioni più giovani la bicicletta rappresenta invece uno strumento che permette un’emancipazione da una situazione di dipendenza – esattamente lo stesso significato che i più anziani davano da giovani e danno ancora oggi al trasporto motorizzato privato – e un mezzo di trasporto in grado di soddisfare buona parte dei propri bisogni di mobilità senza tutti i problemi causati dalla motorizzazione privata di massa, fenomeno storico che questa generazione ha subito piuttosto che scelto.
In questo contesto sono da cogliere le dichiarazioni un po’ sopra le righe, a volte inesatte, degli intervenuti. Stefano Pivato ha definito gli anni cinquanta come il periodo “del definitivo tramonto della bicicletta”, ha citato l’avversione alla bicicletta dei movimenti socialisti di inizio secolo XX, che la vedevano come una cosa frivola che distraeva dall’impegno politico,  così come ha ricordato l’ossessione sessuofobica del clero e di buona parte della società che mal vedeva l’utilizzo della bici da parte delle donne e dei preti,
Sull’altro fronte generazionale Silvia Montevecchi ha parlato con entusiasmo delle sue esperienze ciclistiche in giro per il mondo concludendo che arriva a considerare il ciclismo una “religione” e una “nuova resistenza” per cercare un legame con l’esperienza dell’ultraottantenne ex staffetta partigiana Ester Maimieri che, ovviamente, se la rideva sotto i baffi. Una smaccata apologia di questo mezzo di trasporto che Ugo Berti non ha esitato a definire “ideologica”, contrapponendo la posizione di Silvia a quella di Ester, definita “pratica”.
Insomma la sensazione di chi ascoltava era quella di due mondi che, parlando della stessa cosa, non riuscivano a contaminarsi ma rischiavano di finire un contro l’altro armati. Da una parte i ciclisti urbani e il loro fervore missionario a volte un po’ invadente e puritano, dall’altra scafati accademici e uomini di cultura che forti delle loro conoscenze e delle esperienze della loro infanzia – ovviamente negate ai più giovani – tendevano più o meno inconsapevolmente a togliere legittimità a quei significati della bicicletta che più sono potenzialmente portatori di un cambiamento di cui oggi più che mai abbiamo urgente bisogno.
Inutile dire che anche in questo caso “gli ultimi arrivati”, cioè i ciclisti urbani, possano essere tentati di chiudersi a riccio di fronte alla maggioranza schiacciante anche se in continua e lenta erosione che ancora inconsapevolmente vive la bicicletta come un attrezzo sportivo, un mezzo di trasporto per poveracci o un gioco da regalare ai figli a Natale. Il rischio è quello di identificare il mezzo con il fine e fare di questo mezzo di trasporto un idolo da adorare a prescindere dai suoi limiti e dal contesto nel quale viene utilizzato. I termini di Silvia Montevecchi sono illuminanti in proposito e, al di là del reale livello di convinzione dell’interessata, sono sintomatici di un atteggiamento diffuso nel mondo ciclistico, che spesso sfocia in sterili contrapposizioni che servono solo a isolare ancora di più dal “resto del mondo” una parte di società che avrebbe molto da dire.
In realtà la bicicletta non è una religione. E’ semplicemente una scelta razionale e percorribile individualmente – pur affrontando alcuni rischi per la propria incolumità – in risposta a un’organizzazione, questa sì ideologica in quanto non tiene conto di alcuni elementari principi di geometria e di fisica dei corpi, dello spazio urbano voluta da quelle generazioni che si sono affrancate dalla povertà grazie anche alla motorizzazione privata di massa. Per questo la prima domanda che avrei fatto ai relatori nel dibattito che non ha avuto luogo sarebbe stata a Ugo Berti: “perchè considera ideologico un certo uso della bicicletta? Non pensa che sia l’unica cosa da fare, almeno quando possibile, esattamente come era l’unica cosa da fare per Ester entrare nella resistenza? Gli spazi urbani non sono fatti per accogliere i volumi di automobili che oggi li infestano, e la scelta personale di usare la bicicletta per i propri spostamenti può essere un ottimo punto di partenza per cercare delle soluzioni collettivamente condivise?”.
A Pivato avrei ricordato che gli anni cinquanta non sono stati gli anni del “tramonto definitivo” della bicicletta visto che da almeno due decenni questo strumento per poveracci sta vivendo un nuovo rinascimento tra i ceti urbani più agiati e che sia il socialismo che la chiesa hanno poi rivalutato questo mezzo di trasporto dato che don Camillo non suscitò nessuna levata di scudi e che un componente del governo di Salvador Allende, sull’onda della prima crisi petrolifera, arrivò a dire che “il socialismo può arrivare solo in bicicletta”.
Ma mai mi sognerei di dire, soprattutto in un contesto del genere, che la bici è una religione o una nuova resistenza, paragonando in questo modo i ciclisti “buoni” ai partigiani e gli automobilisti “cattivi” ai fascisti. Al massimo il ciclismo è una possibilie soluzione che ben si addice alla nostra condizione di modernità liquida, che si contrappone a quella “solida” dei nostri padri: fruizione di servizi al posto di possesso di beni e maggiore leggerezza possibile. Chissà che l’evoluzione di questa situazione generale non ci porti a rinunciare anche al possesso della bici personale per ricorrere solo a servizi di bike sharing.

08/11/10

In preparazione:

- Report su Radici

- "Sella" per dicembre (probabilmente 18/12/10 ore 17,00)

- ... e, ovviamente, mercoledì alla ciclofficina.

Chiedo un p'o' di tempo per riassorbire un p'o' di lucidità (poca poca come al solito).

04/11/10

mercoledì 03/11/10 report

Il report sarà sintentico.

Ieri molte persone. :-)

Credo sia meglio dar spazio a loro, se ne hanno voglia, di "parlare" della loro impressione nei commenti al post.

Ringrazio tutti ma in particolare la piccola che ci ha omaggiato di un disegno fantastico: una "ciclabile"!

03/11/10

Libro.

Radicale di zero è l'avatar di una persona.

Ci ha regalato un libro che ha acquistato da mrGoogle. MrGoogle, l'ha fotocopiato ad Harvard.

Edito nel 1896 potrebbe insegnarci (a noi ciclofficinici) i rudimenti, l'abc della bc.

Prendete e leggetene tutti.

http://www.archive.org/stream/bicyclestricycl03shargoog#page/n8/mode/1up

28/10/10

Turisimo attivo

http://lucaconti.blogspot.com/2010/10/da-una-intervista-ai-phoenix-gruppo.html

Deposito biciclette da stasera è..Ciclofficina!!!!

ehi.. sono appena tornata..ma sarei stata la!!

Il deposito di biciclette trasuda storia di bici ovunque..io prima di stasera ero l'unica dei 3 componenti dell'associazione a non averci ancora messo piede.

Luigi oggi assente per viaggio di chiusura stagione a Messina, c'era giò stato con Paolo per un incontro con l'ANPI.

suggestivo. è il primo aggettivo che mi è venuto in mente.
non avrei potuto immaginare ambiente migliore per la prima ciclofficina a Modena.

1° visitatore: Ben che paziente ci ha seguito nei consueti discorsi in previsione di "Radici" di sabato 06/11 e con bicchiere di Lemonsoda, dispersa in auto dalla mia ultima spesa, abbiamo brindato e sigillato questo grande momento.

devo ammettere che gli amici dell'ANPI lo hanno tenuto davvero in modo strepitoso.. a noi il compito di mantenerlo tale.

quasi appagati dal solo essere li..ci si stava dando la buona notte quando.. arriva uragano "sempre in sella Max"..e con gioia abbiamo riaperto!!

che dire..in un attimo, sarà il posto, si stava già discorrendo di nuovo di inventario materiali, si studiava spazi, si ragionava di nuovo su cosa poter fare e dove, e si è deciso che il lunedi e mercoledi sera si terrà aperto.

mi scuso se questo report risulterà un po scollegato..ma stasera è stata una grande serata..e questo mi ha stordita un po ;)

26/10/10

a cuore scalzo..ad aspettare




stasera..sono felice..

una dedica ai lettori che hanno aspettato con noi..

un omaggio gli amici romani, che silenti ci seguono

musica e bikepolo

...emozione e bicicletta...

buona visione

Comunicazione d'ufficio.

Alessia Bergamini è pregata di comunicare a mezzo mail il cambiamento del luogo dell'incontro per la riunione di domani sera.

Non più casa mia (capito Marco?) ma alla ciclofficina.

Di fatto, oltre la riunione, faremo l'inaugurazione.

Invito esteso a chiunque voglia venire.

D'ora innanzi, il mercoledì sera dalle 20,30, in poi.

19/10/10

BFF ..la mia prima volta a Milano

..cioè non che non fossi mai stata a milano.
Ma girarla in bici, sotto una pioggia fitta ed insistente..beh non mi era mai successo.

Non aspettatevi recensioni sui film proiettati perchè non ne ho visto nemmeno uno.. quelli li potete intanto recuperare sul web e commentarveli da voi

io Milano me la sono girata, per quanto ho potuto, con la mitica bici da polo prestata per l'occasione, che un po mi ha fatto tribolare, ma che mi ha tenuta su e fatta girare anche tra le rotaie..senza scodare..tranquilla.

niente gare per me.. niente frenesia.. solo il piacere di muoversi con una bici in una città sconosciuta, tra le pozzanghere immense, le pavimentazioni viscide di pioggia, i tram che ti passano ovunque, gli automobilisti stressati..

si.. per la prima volta ho provato sulla mia pelle le barriere architettoniche insidiose che certe città presentano.
ohi ma siamo matti.. mi sono detta parecchie volte..
stiamo bene noi a Modena..
e piena di orgoglio dico che Modena si è fatta riconoscere e ha portato a casa a modo suo un po di medaglie.

il programma di questi 3 giorni milanesi:

venerdi sera Criterium Red Hook (18 giri, su percorso cittadino, solo fisse brakeless)

una borgia di ciclisti alla linea di partenza con un unico obiettivo: finire i 18 giri e in fretta!!
li il nostro amato Matteo con la sua magliettina da "eroica" ha tenuto testa arrivando 10° subito dopo gli americani, che scusate ma vederli passare sembravano vagoni della freccia rossa!
non ho foto.. il baule/tribuna stava nel rettilineo di fuga.. e li passavano come schegge.. impossibile averne una decente!!

sabato: lonely race - alleycat
lonely perchè a differenza delle altre alley viste e sentite.. sta qua non prevedeva gruppi.. ognuno da solo.
ma Modena è fraterna, è gruppo.. e lo ha dimostrato anche stavolta.
un Lorenzo in para classificatosi 1° out of town ne è la conferma.
siete stati unici!!!

domenica: BikePolo
Modena era in campo anche qui.. con una squadra completa..la CousCousPoloTeam che qualche bell'azione ha saputo regalare malgrado un girone davvero "estremo"
ma mi permetto di scrivere 4 righe su un grande ritorno..
non si è letto di questo altrove, per il momento almeno spero.. ma abbiamo ritrovato un Ferra polista!!!
Era ora che ricominciasse a smazzare come sa fare..che fosse perchè era in prestito alla squadra di Lucca?

riepilogando.. grande fine settimana.. tanta voglia di bici, di muoversi e di stare insieme.. e già questo non è poco..anzi come si dice: è tanta roba e tutta concentrata in 3 gg che non scorderò mai!!

Non c'entra con la bici ...

... ma forse noi, ce lo faremo entrare.

Per chi vuole intanto un piccolo assaggio. Io non l'ho ancora guardato e già voglio recensirlo con due aggettivi:

DIVERTENTE
TENERO

Ecco qua:

http://www.vimeo.com/6699958

12/10/10

Scommettiamo che ...

... c'è una sorpresa fresca fresca che ha la data 1866 e che riguarda l'origine della specie?

CERCASI PERSONA LINK O QUANT'ALTRO ATTINENTE AL TEMA.

Piesse: Da editare su FB MASSIMO RILIEVO!

SI TRATTA DI UN'INFORMAZIONE CHE HO AVUTO OGGI. CONOSCO DUE PERSONE CHE NE SANNO QUALCOSA. SE QUALCUNO LO SA E' PREGATO DI SCRIVERE A

paolo.cremaschi@ugualmentedisabile.net

Mi rendo conto che sembra una montatura e tento di spiegare. Oggi (in qualità di socio della "Rimessa in movimento") ho appreso un'informazione che se fosse avvallata da documenti avrebbe una rilevanza Storica. Essendo l'origine della specie un "territorio nebuloso" io (che di nebbia m'intendo) sono rimasto un p'o' sbalordito. Ma essendo che sono ignorante, confido di trovar presto qualcuno che mi illumini e ci illumoini (perchè ho visto anche gente importante [della bici]) che 'sta cosa non la sa).

Uffa!

Che fatica essere 'gnurant'.

09/10/10

Da Roma Pedala ...

... rubo 'sto video:

http://tv.repubblica.it/copertina/alfonsina-e-la-bici/54399?video.

Paradossalmente la parte più interessante è quando la donna, sui titoli di coda, esprime idee sul tema "bicicletta".

Credo che nessuno possa mettere (almeno stavolta) in dubbio la mia tanto amata definizione:

"astrofisica della bicicletta".

07/10/10

Col copia/incolla da Nuova Mobilità


La Banca Mondiale per l’accessibilità dei bus.

La Banca Mondiale ha recentemente pubblicato un report,“Technical and Operational Challenges to Inclusive Bus Rapid Transit,” a cura di Tom Rickert, un professionista con una grande esperienza nel campo dei trasporti accessibili a tutti. Il rapporto ha come target principale i progettisti dei sistemi di BRT, ma la sua importanza è anche data dal fatto che la sua pubblicazione porta in primo piano le sfide che comporta l’obiettivo di garantire a tutti l’accessibilità ai mezzi pubblici.
La guida riporta “la recente esperienza internazionale sui problemi riguardanti l’accessibilità che rappresentano una sfida per i sistemi di Bus Rapid Transit nei paesi meno benestanti che vogliano servire anche persone con disabilità, anziani e tutti quelli che possono trarre beneficio da una progettazione inclusiva”. Questa guida è il seguito delle Linee Guida sull’Acessibilità ai BRT pubblicate nel 2007 sempre a cura di Rickert, che illustrano nel dettaglio le migliori soluzoni per l’accessibilità.  Questo nuovo rapporto analizza i più comuni problemi di accessibilità ai BRT offrendo una serie di soluzioni alternative ordinate gerarchicamente.  Vengono spiegate le limitazioni e i compromessi insiti in ogni tipo di soluzione, con l’obiettivo di permettere un’accorta valutazione in fase di progettazione.
Nel 1993 le Nazioni Unite proposero una serie di indicazioni raccolte sotto il nome di “Standard Rules on the Equalization of Opportunities for Persons with Disabilities” che però non sono vincolanti per gli stati membri. Le regole contenute hanno lo scopo di ispirare politici e governi.  Dato che riguardano i trasporti comportano la necessità di servizi che siano disponibili per tutti, in particolare per le persone disabili. Viene affrontato anche ilproblema dell’accessibilità: “gli stati dovrebbero eliminare le barriere alla partecipazione in aree come i servizi di trasporto pubblico e altre modalità di trasporto; dovrebbe esserci un’adeguata informazione per progettisti e amministratori sulle politiche per la disabilità; e i disabili dovrebbero riuscire ad accedere pienamente ai mezzi di comunicazione e di informazione”.
Dato che queste linee guida sono opzionali molti paesi non le hanno tradotte nella loro legislazione e quindi i buoni esempi di accessibilità non sono molti. I suggerimenti e le analisi di Rickert sono importanti per il fatto che dimostrano come una progettazione universale giovi a una grandissima percentuale di utenti, non solo coloro con disabilità evidenti, e non si tratta necessariamente di costose soluzioni per una piccola minoranza. Se più politici capissero che l’accessibilità ai sistemi di BRT potrebbe comportare considerevoli vantaggi e aumentare l’appeal del trasporto pubblico presso un’utenza molto ampia, potrebbero essere più portati ad applicare i principi dell’accessibilità. Inoltre, dato che molte città scelgono i BRT per motivi di economicità ed efficienza, è necessario continuare a migliorarne l’implementazione per poter servire meglio l’utenza più debole, i disabili e i meno abbienti.
Di seguito una sintesi delle più importanti problematiche riguardanti l’accessibilità ai BRT e le soluzioni che Rickert propone.
La progettazione per i disabili può comprendere una popolazione molto ampia, comprendendo anche le persone con disabilità nascoste.
Rickert dice che per ogni persone in carrozzina ce ne sono altre 4 che usano bastoni, stampelle o qualche altro ausilio per la mobilità. Tre quarti delle caratteristiche della progettazione universale dei BRT grantiscono almeno qualche beneficio a tutti i passeggeri, mentre solo l’11 per cento di queste caratteristiche sono pensate esclusivamente per persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive. Rickert sottolinea anche come ci siano molte persone con disabilità nascoste come sordità o malattie cardiache, che rende difficile avere dati accurati sulla percentuale di utenza disabile. Per questo rendere accessibile un sistema di BRT non vuole dire solo garantire l’accesso agli utenti in carrozzina. Le buone soluzioni permettono di aumentare l’utenza tra le persone con disabilità, permettendo ulteriori economie.
Tradizionalmente si è stati portati a pensare che il “paratrasporto” possa essere sufficiente per le persone con disabilità, partendo dal presupposto errato che queste abbiano degli schemi di spostamento diversi da quelli della popolazione più ampia.
Rickert sostiene che le origini e le destinazioni degli spostamenti dell’utenza disabile tendono a rispecchiare quelle di tutti gli altri passeggeri: nota che almeno dove la cultura dela vita indipendente sta sostituendo quella dell’istituzionalizzazione, le persone disabili non sono concentrate in un’area, come spesso di pensa. Quindi il trasporto pubblico non può essere accessibile solo in alcuni punti, ma ovunque.
I passeggeri sono ostacolati dalla presenza di ponti pedonali e dagli attraversamenti.
I ponti pedonali possono creare affaticamento per alcuni e non sono uitlizzabili da tutti. Rickert sostiene che troppo spesso questi ponti vengono costruiti apparentemente per garantire la sicurezza dei pedoni ma che il vero motivo è quello di rimuovere la gente dalla strada per garantire fluidità al traffico motorizzato. Inoltre le scale sono inacessibili a persone con mobilità limitata. Rickert fa notare che i disabili dovrebbero riuscire ad attraversare la strada come e con chiunque altro.
In ordine di preferenza Rickert indica le seguenti soluzioni:
  1. Attraversamento a raso controllato da semafori.
  2. Ponti o tunnel dotati di ascensori, anche se questi sistemi possono presentare problemi di manutenzione.
  3. Tunnel con rampe di accesso che rispettino gli standard internazionali. Un vantaggio di questa soluzione è il fatto che richiede meno dislivello di quello necessario per i passaggi pedonal sopraelevati. Comunque i tunnel comportano sempre problemi di sicurezza e di manutenzione.
  4. Ponti con rampe che seguono gli standard internazionali rappresentano l’ultima possibilità per i passeggeri con disabilità. Dato che i ponti pedonali sulle strade sono spesso adottati in prossimità di fermate dei BRT a casua della geometria della strada, Rickert avverte: “bisogna porre attenzione alla possibilità che i passeggeri siano tentati di attraversare una strada pericolosa per raggiungere la fermata più in fretta”.
An image of Seattle's BRT system, Swift. There's a small gap between the bus and platform, but they are about the same height. Photo by Oran Viriyincy.
Il BRT di Seattle. Si noti il piccolo spazio tra l’autobus e la piattaforma di accesso, che comunque sono più o meno alla stessa altezza. Foto di Oran Viriyincy.
I gap tra bus e piattaforma
Lo spazio tra gli autobus e la piattaforma di accesso alle pensiline può rendere difficoltoso l’accesso e la discesa per tutti i passeggeri, in particolare per bambini, anziani e disabili.
Rickert propone la seguente gerarchia di soluzioni:
  1. Eliminare completamente il gap grazie a un dispositivo meccanico, come i ponti di imbarco in uso a Curitiba, Quito e Guayaquil. Un dispositivo del genere può ridurre il tempo di imbarco perchè tutti possono accedere più velocemente all’autobus.
  2. Ridurre lo spazio tra autobus e marciapiede preoccupandosi di diminuire il dislivello verticale. Rickert elenca alcuni metodi differenti per farlo.
  3. Focalizzare l’attenzione solo sul gap per utenti in carrozzina: per esempio piccole rampe di accesso alle fermate.
  4. Istruire gli autisti sulle migliori modalità di avvicinamento alla piattaforma di imbarco
Accessibilità ai corridoi BRT
La qualità delle infrastrutture pedonali e delle linee secondarie influenzano l’accessibilità agli autobus, dato che molte città soffrono della scarsa qualità di molte strade, spesso senza marciapiedi o con marciapiedi frequentemente interrotti, e alcuni quartieri non sono accessibili al trasporto pubblico. Comunque i sistemi di BRT possono avere una funzione catalizzatrice per l’introduzione di miglioramenti più ampi dell’ambiente urbano. Rickert sostiene che “un corridoio preferenziale per BRT può iniziare ad esistere come un isola di accessibilità in un mare di inaccessibilità”, portando l’attenzione su quanto possa essere inaccessibile un quartiere. Come risultato gli abitanti dei quartieri potrebbero cominciare a reclamare una migliore accessibilità alle tratte degli autobus e dei marciapiedi migliori.
Processo di pianificazione inclusiva.
I fornitori dei servizi di trasporto dovrebbero cercare di coinvolgere nella fase progettuale tutte le associazioni che si occupano delle disabilità più varie. Gli input da questi stakeholder dovrebbero venire sollecitati sia durante la costruzione e una volta che il sistema inizia a funzionare.
The loading dock of a BRT system in Curitiba, Brazil. Photo via Inhabitat.com
La piattaforma di imbarco del BRT di Curitiba, Brasile. Foto Inhabitat.com
Articolo originale su TheCityFix.com: New Report: Inclusive Design in Bus Rapid Transit

Jonna McKone

Jonna McKone collabora al blog TheCityFix. E’ una giornalista freelance che vive a Washington, D.C. Si occupa di multimedialità (audio, fotografia, blogging), agricoltura biologica e cambiamento climatico, politica e analisi di dati. Il suo interesse nei trasporti nacque quando viveva nel Ovest rurale degli USA a 19 anni.

06/10/10

Ieri niùentri: Sabrina.

Si stanno addensando curiosi. Stiamo creando il primo "zoccolo".

Sul lavoro, che in questo momento stiamo facendo, c'è poco da resocontare.

In buona sostanza stiamo mettendo a punto il programma 2010-2011 (non è così semplice per noi inesperti), consolidando i rapporti con ANPI, e attendendo che le chiavi della ciclofficina caschino dal melo (hai visto mai?).

Stiamo lavorando al programma del 2011-2012 (il primo anno prevediamo di affrontare argomenti di tipo "generico") ma per il 2011-2012 stiamo attivando la parte sostanziale e per noi interessante della Rimessa in movimento.

Il 6 novembre 2011 alle 17,00 al Palazzo dei Musei (sala ex Oratorio) inizieremo l'attività ufficialmente.

Abbiamo deciso per quella data di concentrare tutto sugli argomenti:

LIBRO
DIARI
PARTIGIANI

Escluderemo i pezzi autoriali che presenteremo in un evento apposito per non metter troppa carne al fuoco.

Oltre ai curatori del libro l'Archivio dei Diari e l'ANPI, ospiteremo due autrici di brani contenuti nei libri.

05/10/10

il Bike Polo.. quello strano gioco fatto pedalando

mmm..stavolta nessun report dal mio pc.. stasera mi va di scrivere di BikePolo!!

Conosco parecchie persone che sarebbero ben più preparate di me, visto che per scelta non l'ho mai praticato, ma loro non scrivono, pedalano e basta..quindi..

Il BP è ormai una realtà conosciuta, anche se da poco più di 2 anni, in tutta Italia, lo si può vedere giocare in piazza, o in un semplice parcheggio.. i più fortunati o più ostinati.. si aggiudicano qualche pista di pattinaggio.

Non mi addentro quindi nei dettagli tecnici, ne sulle regole, nel caso ci siano curiosi sulla materia, e che non abbiano la più pallida idea di come si svolga una partita di BikePolo.. saprò dove indirizzarli!!

Resta il fatto che per me sia uno sport bellissimo, anche solo da guardare, a volte spettacolare perchè solitamente chi lo pratica ha una consapevolezza ciclistica davvero ammirabile..e io sono stata fortunata..ho visto spesso giocate e "numeri" che davvero toglievano il fiato.

Modena ha detto la sua sull'argomento, con più voci..facendosi conoscere in poco più di un anno, nell'ambiente polista nazionale, partecipando alle varie competizioni e tornei ottenendo a volte notevoli risultati.

Li si poteva vedere giocare la domenica pomeriggio nel parcheggio del BricoIO vicino al cinema Victoria..l'inverno scorso ho iniziato a pedalare in un modo diverso proprio conoscendo ognuno di loro durante una partita in quel parcheggio..

Ultimamente però si trovano a vivere, un periodo di stanca da Polo..diciamo cosi...
e mi dispiace.. perchè pedalare riescon tutti, bene o male, infondo si impara da bambini..
ma pedalare con una mazza in mano, ricorrendo una pallina che sarà grossa come una prugna, mentre ci sono altre bici non proprio "amichevoli" che ti corrono incontro per fregarti sta boccetta .. non è così scontato..

Spero il BP a Modena.. passatemi la citazione e il motivo per cui scrivo qui..si "rimetta in movimento" tornando presto ai livelli che Modena ha già conosciuto.

Da qualsiasi città provengano, se si ha modo di parlare con dei giocatori di BP, ci si rende conto subito che, malgrado l'agonismo dimostrato in campo, ci sia tra di loro un senso pulito di amicizia e fratellanza..che rende fortunatamente questo sport ancora "genuino"...quindi in un certo senso da salvaguardare.
Concludo scrivendo che: se pedalare fa indubbiamente bene, pedalare giocando fa bene 2 volte..a chi lo pratica e..a chi sta li a guardare.

PS:
ehi.. amici polisti non me ne vogliate se linko wikipedia.. per chi non conosce nulla di questo sport!!
resta inteso che qualsiasi eventuale integrazione, commento, o altro.. saranno ampiamente graditi

30/09/10

Report del 29/09/10

una volta eravamo in 3
e contandoci si diceva 1..2...3...Fante, Cavallo e Re(gina)

ma da un po non è più cosi..

eh la settimana scorsa ho paccato clamorosamente..e ieri mi sono trovata un gruppo cresciuto.
che debba paccare più spesso?

Benjamin Lee è diventato partecipante fisso e fissato. Thanks Ben!!

anche la quota rosa è cresciuta..con piacere informo che dopo il prezioso, immancabile e sempre gradito servizio catering/bar anche la Nico finalmente si è fermata a ragionare con noi..utile e lucido contributo..soprattutto da una certa ora in poi..

in quel di Modena le visite alla futura sede della ciclofficina si fanno sempre più frequenti e assidue.
rifiutando ogni forma di commercio, siamo pronti quindi allo scambio...
chiave inglese per chiave da porta...

si discorre nelle nostre serate, il mercoledi, di bici ma non solo..
Il sintetico resoconto di Luigi, sa essere solo cosi, mi ha fatto capire quanto sia stata interessante la relazione del Luca Conti che tanto seguiamo internettianamente.

rassicurante sapere che presto del Conti sentirò personalmente la voce..e sempre più concreta l'opinione che Luigi debba girare con un registratore

insomma..per farla breve, ci si sta preparando per il 6/11..e non solo di mercoledi..stiamo crescendo quindi indubbiamente..in movimento.

29/09/10

La FIAB lo da a Luca.

E noi dal blog di Luca (Conti) estraiamo un suo commento che ci pare interessante.

"C'è però il rischio che il Piano [della mobilità], non la ciclabilità, diventi l'obiettivo, come è accaduto a Roma: una sorta di idolo da adorare e da sventolare agli ambientalisti sognando un futuro che in realtà nessuno pianifica, vuole e soprattutto finanzia".


Bella analisi. Grosso problema.

25/09/10

Gioinvenciar.

Visto che ci seguono dagli USA, per dar 'na patina internescional (ma non ce n'è certo bisogno) al nostro blog, apriamo le danze alla prima gioinvenciar internettiana col blog

 clickare la foto


di Ben.

In particolare svilupperemo un progetto con alcuni elementi d'arredo per ciclofficina realizzati con cartone (raccolto ner monnezzajo).

Per non intasare il blog, i report del progetto sul blog di Benjamin Lee.

24/09/10

Sicurezza.

In ragione dell'importanza dell'argomento segnalo

http://www.marcodemitri.it/sicurezza-stradale-la-via-della-guida/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+MarcoDeMitri+(Marco+De+Mitri)

Nonostante alcuni aspetti non siano chiariti (non lo si poteva fare per ragioni di "spazio") questo articolo mi sembra abbastanza cruciale ed invito, chi ne avesse voglia, a far quattro chiacchiere a commento.

Per quanto mi riguarda, avendo già più volte espresso la volontà di indagare il giusto rapporto tra meditazione e bici, tra equilibrio, spazio e tempo, mi trova assolutamente d'accordo.

La "consapevolezza" (che senza scomodare filosofie altre) anche per "l'occidente" ha un senso, la consapevolezza del fruitore di strada, è lo specchio della sua cultura.

Stringi stringi: dimmi come guidi e ti dirò chi sei. Tenuto presente che, in strada, chi sei interessa a pochi mentre come guidi ...

**********

Alle 9:44 del 25/09/10 aggiungo il video (trovato in Nuova Mobilità FBiana) che ho postato in FB con commento:

"Masse in movimento. Pesi differenti. Effetti diversi. Persone. Animali. Dolore."



23/09/10

Ier dopo il meriggio ...

... c'incontrammo.

Alessia non v'era.

La frattura doleva.

, comunque, as sam catè.

V'eran (anche) Marisa, Adriano e Giuseppe (PrimoMinistroFIAB).

Bacini a abbracci. Insomma, tutto ok.

Scusate ma son di corsa. Mi sa che 'sta settimana salta il report. Avimm' a faticà.

Al solito novità ma, ripeto, son di corsa.

Orvuar

PIESSE: Domenica andiamo in gita a Ciclomundi.

18/09/10

Report: Marc Augè

Che c'entra un etnologo con la bc?

Chi non lo sa si informi.

Pare, che il signor Marc, sia intimo amico (nelle idee), di una certa signora Borsari di Mo. Io, pur non conoscendo nè l'una nè l'altro, è dall'anno scorso che aspettavo di ascoltarli. L'anno passato infatti, attendendo che il signor Augè parlasse (una vera cannonata), rimasi stupito di quanto sale, la signora Borsari, mise nell'introduzione.

Bene, ieri, nonostante fosse un venerdì diciassette (numero che pare alcuni attribuiscano il significato di sfortunato), io ero contento. Un discorso, inserito nel festivaldifilosofiadimo, con cui Borsari e Augè hanno allietato il pubblico esprimendo il frutto delle loro idee.

L'anno scorso il tema proposto da Augè era "la frontiera" ( - è una soglia.- diceva) mentre quest'anno il tema è stato "il passagio delle soglie". La sintesi dei loro discorsi, è impossibile. Impossibile infatti capire, senza fare un'analisi (sono troppo avanti 'sti due).

Tuttavia, vorrei (per attinenza coi discorsi del blog) dar rilievo ad un semplice concetto che Augè ha riferito al pubblico in nome, credo, anche della signora Borsari: "l'arte sta cambiando supporto e le discipline (intese come materie di studio) si interconnetteranno attraverso di essa che ne è parte"

Almeno, io l'ho capita così. Se così fosse (ma non garantisco di aver capito bene) sarebbe per noi una vera manna. Potremmo far quadri col grasso di catena, così come si è fatto diario con un lenzuolo.

O no?

16/09/10

Riunione del 15/09 - il report

beh che ci si trovi il mercoledi..ormai è risaputo..
ma stasera è stata una serata "particolare"

stasera l'OdG della riunione era una gita esterna..come a scuola..
già incontrare alcuni amici per strada mentre ci si avvicina alla destinazione è stato "strano"..che fosse un segno?? magari.. se penso che la Rimessa stessa è in fondo l'evoluzione di un'idea condivisa "da e con" loro.. va beh.. spero se ne possa parlare meglio in un altro momento..e torno al report

non sono ancora stata a Pieve di Santo Stefano benchè mi sia ripromessa di passarci presto, ma stasera ho avuto un assaggio di storia che forse non è corretto paragonare all'archivio dei diari..ma che comunque mi ha trasmesso il piacere di sentire a pelle quanto bici e cultura possano andare di pari passo.. in sincronia...

trovarsi in un posto dove la storia è passata e ci si è fermata in attesa di essere sfogliata è impressionante.. talmente tanto da non sapere dove guardare

lo studio del Sig. Paolo Bernabiti è come una macchina del tempo..che ti può trasportare ovunque.. se glielo lasci fare..un po come una pedalata quando è fatta bene..con lo spirito giusto insomma

non so se ci legge, se è no, spererei iniziasse a farlo presto..
in ogni caso lo ringrazierò in sede di prossima riunione che terremo nella ciclofficina di modena... si perchè oltre a coprirsi di libri..che legge e che scrive.. fa pure bicicletta..e il 6/11 ci sarà anche lui.

12/09/10

La memoria e l'oblio




E' valsa davvero la pena d'esserci a pieve Santo Stefano, un paesino dell'alta Val Tiberina che ricorda certi sfondi davinciani, colline scoscese, una miriade di verdi di alberi diversi. Così risulta ancor più sorprendente, quando ti ricordi che qui non ci sei venuto a funghi, e trovi questo cuore vitale, prezioso e non chiassoso dell'Archivio dei Diari. Migliaia di pagine raccolte e conservate, un sacco di attività culturali e artistiche collegate e rapporti con l'intero mondo.

Alla "tavola rotonda" dell'11 settembre c'erano un insieme di personaggi ragguardevoli, dei quali, volendo, si può trovare qualcosa qui in internet, visto che sono davvero più che attivi. Hanno parlato, a partire dalla loro esperienza, della nascita e della parte concreta del proprio lavoro per cui, ecco una piccola sintesi:

- Anna Iuso, una donna che è un vanto per il nostro genere; efficace, rapida e appassionata, un insegnante di antropologia che da un ventennio si occupa di autobiografia, tra l'Italia e la Francia. E' vicedirettrice della rivista "Prima Persona", giornale emanazione dell'Archivio.

- Andrea Ciantar, responsabile del progetto "European Memories" si occupa di mettere insieme le esperienze di raccolte autobiografiche in Europa.

- Philippe Lejeune, uno dei maggiori esperti internazionali di autobiografia e creatore del "Association pour l'autobiographie et le Patrimoine Autobiographique" in Francia. Raccoglie testi da vent'anni, collabora con la Bibliotheque Nationale de France.

- Luca Novarino un ragazzo che ha deciso qualche anno fa, insieme ad amici, di cercare di farsele raccontare le storie dalle persone: video interviste condensate in spezzoni da 5 minuti, e raccolte sul web in Memoro. Il progetto Memoro è "esploso", seguito da un libro edito da Einaudi e "filiali" collegate sparse per il Pianeta.

- Alessandro Triulzi, africanista insegnante all'Orientale a Napoli, fondatore di "Asinitas" un'associazione che si occupa di formazione e integrazione di migranti. "Asinitas" insegna l'Italiano agli stranieri attraverso l'ascolto dei racconti e storie, tutti raccolti in un "Archivio di memorie migranti". Ne è nato anche un documentario.

Tanti modi diversi.. Nella memoria e nell'oblio, sta tanto. Sta quello che noi chiamiamo identità. Come persone. Come culture. Sta la nostra capacità di raccontarci o di racconrtare una storia. La nostra capacità di raccontarci l'esperienza come fosse una storia. Per tirarla fuori e renderla digeribile. Per ridere. Per superare un lutto. Un dolore. Per rendere, come ha detto Triulzi dicibile l'indicibile.

Sono davvero felice che qualcuno di Pieve venga da noi.

... ah, sapete dove stava il libro "In bicicletta - ..."? Sulla canna di una ciclo d'altri tempi , che faceva vetrina nella libreria della manifestazione! Una meraviglia!

Tornandomene a casa pensavo a quanto stanno vicine le cose.. anche quando non ce ne accorgiamo.

Chiunque dopo aver messo il posteriore sulla sella e aver pedalato per un po' , sa che mezzo magico sia la bicicletta per ricordare e dimenticare. Quanta memoria e quanto oblio. Ci piace anche per questo.

10/09/10

Radici.

  A mano a mano che i fatti si coagulano, comincia a prender forma il Sistema.

  In un momento in cui si tenta di rileggere il corso della Storia, anche io, nel mio piccino, vorrei tentar la rilettura. Per ragioni di "servizio" (per la Rimessa) sono venuto in contatto con una persona di quelle che io amo definire "veramente intelligenti". Il signor Bruno Tirabassi.

  Essendo che, sempre per ragioni di "servizio", son venuto anche a sapere che il signor Bruno Tirabassi appartiene all'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (che ha un sacco di cose che mi interessano) ho deciso di chiedere di potermi affiliare, per contribuire "bi-ciclisticamente" al tipo di cultura promossa da questa associazione. In particolare, avrei una cosina da proporgli (che poi vi dirò).

  Chiedevo innanzitutto a lor signori se fossero interessati alla cosa). Se così fosse, si potrebbe pensare di affiliare l'intera Rimessa in qualità di associazione culturale attiva all'A.N.P.I..

  Dunque: sì o no.

  Alessia?
  Luigi?
  Lettori?

09/09/10

le nostre 'mozzioni

opperò

le notizie dell'ultima ora ci portano a comunicare che le nostre future 'mozzioni partiranno non più dalla pedra arringadora (persiste il dubbio di come cavolo si scriva..)

ma dalla ciclofficina

per gli interessati a breve.. tutti i dettagli

portate pazienza ancora un pochino..

04/09/10

Proposta logo.





Favorevoli o contrari?

  

Aggiornamento cantieri

6 novembre 2010
Radici: la memoria va in bicicletta.

dicembre 2010
La sella: organi delicati.

29 gennaio 2011
Oggi: il tempo più difficile è il tempo presente.

12 febbraio 2011
Stelle e scintille: Stars del telaio si scatenano.

marzo 2011
Astrofisica della bicicletta

giugno 2011
Meditare in bicicletta

03/09/10

Grazie a coloro che ci seguono.

di loro sappiamo:

federico = ?
umberto = ?
iride fix = kappa (MO) Iride
fede = federico (MO) Bottega
albi = albi (MO) freepress
simone artale = (esso) (Roma)
easy to fix = guru della fissa :-) (MO)
cosmonauta = ?

da:

ITALY 502
UNITED STATES 5
Altro 4
RUSSIAN FEDERATION 4
GERMANY 3
UNITED KINGDOM 2
AUSTRALIA 1
NETHERLANDS 1
PORTUGAL 1
SWITZERLAND 1


in analisi le città:

MODENA 168
ROME 53
PARMA 44
MILANO 43
PIACENZA 40
BOLOGNA 22
REGGIO EMILIA 22
FIRENZE 6
MOSCOW 4
CAGLIARI 4
TREVISO 3
TURIN 3
CHICAGO 2
BERGAMO 2
BRESCIA 2
VERONA 2
PESCARA 2
FLORENCE 2
GROSSETO 2
FIESOLE 2
PLANO 1
ELLICOTT CITY 1
SYOSSET 1
AMSTERDAM 1
FERRARA 1
SYDNEY 1
BAAR 1
LONDON 1
TRIESTE 1
VENICE 1
PADOVA 1
NAPOLI 1
COSENZA 1
GUIDONIA 1
VICENZA 1
TRENTO 1
FERMO 1
RAVENNA 1
SIENA 1
UDINE 1
CASERTA 1
CESENA 1
LODI 1
GUASTALLA 1
IMOLA 1
ASTI 1
CAMPOBASSO 1

Ancora, grazie.

riunione del 01/09: il report

signore e signori ieri sera gli stati generali si sono riuniti.
gli stati generali siamo Paolo, Luigi ed io.. per adesso.

provo a fare questo report in modo sintetico..anche se avrei 1.000 cose da scrivere..sicuramente dimenticherò qualcosa.. quindi integrazioni saranno gradite!

ciclofficina Carpi: pronta per iniziare la sua attività da tempo..Matteo da carpi sappiamo ci sostiene (se stai leggendo domani tieni il cell a portata di mano perchè squillerà) Luigi ha persone voleterose pronte a seguirne i passi. le copie delle chiavi le ho già disponibili.

ciclofficina Modena: beh lei inconsciamente esiste già, ci sta aspettando, o forse siamo solo noi che stiamo aspettando di entrarci..appena avremo la chiave..sveleremo il mistero del dove si trova e cosa contiene.
ho i brividi solo al pensiero..

calendario eventi culturali : si perchè noi nella forma più semplice esistente siamo soprattutto un'associazione culturale e per quanto ci è possibile ci piace l'idea che si possa fare cultura con e per la bicicletta, senza presunzione ma tanta tenacia.
è sorprendente sapere quante persone anche illustri si siano rese disponibili a collaborare per via che questo sia possibile..non sto ad elencarne i nomi ma ringrazio tutti già da adesso!!

il 06/11 saremo lieti di presentare il libro: IN BICICLETTA

nella sezione CANTIERI troverete alcune tra le date in cui organizzeremo incontri per noi importanti oltre che interessanti..conto che i divani che abbiamo recuperato non siano sufficienti ad accogliere quanti parteciperanno


concludo il report con una domanda:
per voi che leggete la bici è o no un BIOMECCANISMO?
per la Rimessa in Movimento SI..

ora chiudo.. ho un libro da leggere

02/09/10

nuova sezione gite

Della riunione parleremo poi ...

... nella sezione cantieri stiamo preparando il nuovo appuntamento:

Ricordo che il 6 novembre 2010 faremo
 - Presentazione del volume In bicicletta - Memorie sull'Italia a due ruote - Ospiti: l'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano coautori del libro, * Almo Pasquali (Fanano - MO): Autore e * Enzo Chiossi (Modena): Autore.


e il 29 gennaio 2011 faremo 
 - Presentezione del volume Manuale di sopravvivenza del ciclista urbano di Luca Conti - Ospite: Luca Conti (Roma): Autore

e il 12 febbraio 2011 faremo
Stelle e scintille: Stars del telaio si scatenano. 
Mostra di biciclette con demo di saldatura.
ospiti (al momento):
 * Paolo Bellino "Rotafixa" (Roma): Autore
 * "Nino" Messori (Modena): Autore
 * ....