18/09/10

Report: Marc Augè

Che c'entra un etnologo con la bc?

Chi non lo sa si informi.

Pare, che il signor Marc, sia intimo amico (nelle idee), di una certa signora Borsari di Mo. Io, pur non conoscendo nè l'una nè l'altro, è dall'anno scorso che aspettavo di ascoltarli. L'anno passato infatti, attendendo che il signor Augè parlasse (una vera cannonata), rimasi stupito di quanto sale, la signora Borsari, mise nell'introduzione.

Bene, ieri, nonostante fosse un venerdì diciassette (numero che pare alcuni attribuiscano il significato di sfortunato), io ero contento. Un discorso, inserito nel festivaldifilosofiadimo, con cui Borsari e Augè hanno allietato il pubblico esprimendo il frutto delle loro idee.

L'anno scorso il tema proposto da Augè era "la frontiera" ( - è una soglia.- diceva) mentre quest'anno il tema è stato "il passagio delle soglie". La sintesi dei loro discorsi, è impossibile. Impossibile infatti capire, senza fare un'analisi (sono troppo avanti 'sti due).

Tuttavia, vorrei (per attinenza coi discorsi del blog) dar rilievo ad un semplice concetto che Augè ha riferito al pubblico in nome, credo, anche della signora Borsari: "l'arte sta cambiando supporto e le discipline (intese come materie di studio) si interconnetteranno attraverso di essa che ne è parte"

Almeno, io l'ho capita così. Se così fosse (ma non garantisco di aver capito bene) sarebbe per noi una vera manna. Potremmo far quadri col grasso di catena, così come si è fatto diario con un lenzuolo.

O no?

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