Pubblichiamo parte del testo preso da qui.
Molto interessante la presentazione dei risultati delle esperienze condotte nelle altre città! (pdf)
2.556 ciclisti e 7.625 pedoni uccisi sulle strade italiane è il
tragico bollettino degli ultimi 10 anni di quella che sempre più
somiglia ad una guerra.
Per porvi freno, il movimento #salvaiciclisti ha oggi lanciato una petizione on line (change.org/30elode)
indirizzata a parlamentari ed esponenti del panorama politico italiano per
chiedere la riduzione dei limiti di velocità massima all’interno delle
aree residenziali a 30 km/h ad eccezione delle arterie a scorrimento
veloce.
[...]
Oltre all’annuncio del lancio della petizione, sul sito del movimento è stata anche inserita una presentazione
che include un sunto della letteratura scientifica disponibile, delle
esperienze provenienti nel resto del mondo e una confutazione punto per
punto dei soliti pregiudizi che solitamente circondano la mitigazione
del traffico.
Sfogliandola si ha la possibilità di scoprire che ogni morto sulle
strade costa mediamente alla società oltre 1,3 milioni di euro e che,
riducendo la velocità a 30 km/h, oltre a dimezzare il numero di morti e
feriti in città, sarebbe agevolato anche lo sviluppo dei bambini, ormai
impossibilitati a vivere la strada. Per contro, i tempi di percorrenza
media per gli automobilisti aumenterebbero di appena il 3%.
[...]
La petizione
lanciata dal movimento #salvaiciclisti segue di pochi giorni l’annuncio
della sperimentazione del limite di 30 km/h all’interno della cerchia
dei navigli nel Comune di Milano. Tutto lascia credere che il dibattito
in proposito sarà molto acceso e che il Parlamento italiano dovrà presto
o tardi schierarsi.
Per seguire la vicenda su twitter, l’hashtag di riferimento è #30eLode
le macchine andrebbero ridotte di numero...nn fatte andare più piano!
RispondiElimina